Il pignoramento della prima casa
La prima casa è pignorabile o no? In questo articolo esploreremo la questione del pignoramento della prima casa, per capire se si tratta di una verità o di una credenza infondata.
Vedremo come funziona il processo di pignoramento e quali sono i diritti e le tutele legali a disposizione dei proprietari per difendersi da questa eventualità.
LA PRIMA CASA E’ PIGNORABILE?
Questa domanda suscita molta curiosità e preoccupazione tra i proprietari di immobili.
Molti credono che la prima casa sia immune dal pignoramento, ma la realtà è diversa.
Secondo la normativa vigente, la prima casa può essere pignorata dall’Agenzia delle Entrate in determinate circostanze e dai creditori ordinari.
IL PIGNORAMENTO DELLA PRIMA CASA DA PARTE DEL RISCOSSORE
La Legge n. 69/2013 ha modificato l’art. 76 del co. 2, DPR n. 602/73 ed innanzitutto ha previsto il divieto pignoramento dell’unico immobile di proprietà del debitore.
Di seguito le varie condizioni allorquando scatta il pignoramento esattoriale della prima casa:
- Deve trattarsi dell’unico immobile di proprietà del creditore;
- Occorre che sia dell’immobile dove il creditore risiede anagraficamente;
- Bisogna inoltre che l’immobile sia considerato come una civile abitazione con categoria A,
- È escluso il divieto se l’immobile è ritenuto un bene di lusso (ovvero se appartiene alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9).
In considerazione di quanto sopra quindi il divieto di pignoramento immobiliare sulla prima casa vige se è l’unica casa di proprietà del debitore.
Nel caso, invece, in cui il debitore sia titolare di almeno un altro immobile, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può assoggettare al pignoramento indubbiamente il secondo immobile. Ma vieppiù!
In effetti, nell’ipotesi in cui il secondo immobile non consenta di soddisfare i crediti, il riscossore può pignorare anche la prima casa, alle seguenti condizioni previste dall’art. 76, co. 2, DPR n. 602/73, modificato dal D.L. n. 50/17:
- Il debito superi l’importo di 120.000 euro;
- Il valore di tutti gli immobili di proprietà del debitore sia superiore a 120.000 euro;
- L’erario deve concedere preventivamente al debitore la possibilità di rateizzare l’importo da lui dovuto.
IL PIGNORAMENTO IMMOBILIARE DELLA PRIMA CASA PER GLI ALTRI CREDITI (NON FISCALI)
Esclusi i debiti fiscali e tributari, il pignoramento della prima viene eseguito senza limitazioni in caso di crediti ordinari.
In questa circostanza non esistono limitazioni per i creditori ordinari, che pertanto possono intraprendere un’esecuzione immobiliari sempre e anche per un credito modesto.
COSA FARE IN CASO DI PIGNORAMENTO
Fermo quanto detto in precedenza, il proprietario ha comunque diritti e strumenti per difendersi.
In primo luogo, è possibile presentare opposizione al provvedimento di pignoramento entro i termini previsti dalla legge.
Inoltre, è possibile richiedere la sospensione del pignoramento qualora si dimostri che la vendita dell’immobile potrebbe causare un grave pregiudizio economico alla famiglia del proprietario.
È importante anche conoscere i propri diritti in materia di esecuzione forzata e di tutela dei crediti, così da poter agire tempestivamente e in modo efficace. Infine, è possibile avvalersi della consulenza di un avvocato specializzato in materia fiscale e immobiliare per ottenere una tutela legale adeguata.
La questione del pignoramento della prima casa è complessa e può generare molte preoccupazioni tra i proprietari.
È importante conoscere i propri diritti e le possibili soluzioni per difendersi da un eventuale pignoramento.
Tuttavia, rimane aperta la riflessione sul fatto che in un Paese civile e avanzato come l’Italia, il rischio di perdere la propria abitazione principale a causa di problemi finanziari non dovrebbe essere così alto e impattante sulla vita delle persone.
COME FARE AD EVITARE IL PIGNORAMENTO DELLA PRIMA CASA O L’ASTA
Per evitare il pignoramento della casa, è fondamentale agire tempestivamente.
In primo luogo, affidandosi a professionisti esperti e specializzati si può negoziare un piano di rientro dilazionato dei pagamenti,o effettuare un accordo a saldo e stralcio, o ancora la conversione del pignoramento.
In secondo luogo, va analizzata la sussistenza delle condizioni di accesso ad una delle soluzioni di sovraindebitamento disciplinate dal Nuovo Codice della Insolvenza.
Infine, cone ultima possibilità, è possibile reperire la liquidità per proporre un accordo a saldo e stralcio vendendo l’immobile.
Per approfondimenti puoi consultare altri nostri contributi sul tema dei pignoramenti immobiliari, ovviamente validi ance nel caso della prima casa:
a) “Casa pignorata cosa fare? Evita l’asta” ; e il secondo contenuto b) “Come evitare le aste immobiliari“.
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