L’assegno unico: requisiti e novità 2024 per i figli.

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L’assegno unico (anche detto Assegno Universale Inps) è una misura di sostegno economico destinata alle famiglie con figli a carico, che ha l’obiettivo di favorire il benessere dei figli e aiutare le famiglie, ma quali sono i requisiti per avere l’assegno unico, le novità del 2024 (aggiornato a settembre) anche per i separati e i divorziati?

Attraverso questo beneficio economico, lo Stato offre un supporto per favorirea crescita e lo sviluppo dei ragazzi. Aiuta lo svolgimento di attività didattiche, ludiche, sociali, ma si configura anche come aiuto per le cure sanitarie primarie e non dei figli.

A partire dal 1° gennaio 2023, sono stati introdotte importanti novità, che riguardano l’assegno unico. Ulteriori cambiamenti ci saranno nel 2024.

Le novità previste per il nuovo anno riguardano la possibilità di ottenere il beneficio anche in assenza dell’ottenimento del reddito di cittadinanza (ormai abolito), l’aumento degli importi di Assegno Unico da Gennaio 2024 (per ogni mese, anche per settembre 2024) per le famiglie che presentano i requisiti e la necessità di fare una nuova richiesta nel corso della nuova annualità.

L’obiettivo perseguito è quello di ampliare il numero di famiglie che potranno usufruire di questa misura.

Altra novità è quella legata alla semplificazione delle procedure per la richiesta e l’attribuzione dell’assegno unico da parte dell’Inps.

Quali sono i requisiti per avere l’assegno unico?

Gli italiani che desiderano beneficiare dell’assegno universale, il nuovo sostegno economico introdotto dal governo, devono soddisfare determinati requisiti. Questa misura è stata implementata al fine di fornire un aiuto finanziario alle famiglie con figli a carico.

Per poter richiedere l’assegno unico, è necessario essere cittadini italiani o stranieri residenti legalmente in Italia. Inoltre, bisogna avere almeno un figlio minore di 18 anni o un figlio disabile senza limiti di età.

Un altro requisito fondamentale è quello relativo al reddito familiare. Per poter accedere all’assegno unico, il reddito complessivo del nucleo familiare non deve superare una certa soglia stabilita dal governo. Tale soglia varia in base al numero dei componenti della famiglia e alla situazione economica generale del paese.

Inoltre, è importante sottolineare che l’assegno unico viene erogato solo se entrambi i genitori lavorano o sono in cerca di lavoro attiva. Ciò significa che entrambi i genitori devono essere iscritti presso il centro per l’impiego e impegnarsi nella ricerca di un’occupazione.

Infine, è necessario presentare la domanda per l’assegno unico entro i termini stabiliti dal governo. È importante rispettare le scadenze indicate per evitare di perdere l’opportunità di beneficiare di questo sostegno economico.

In conclusione, per ottenere l’assegno unico è necessario essere cittadini italiani o residenti legali, avere figli a carico, rispettare i limiti di reddito familiare, entrambi i genitori devono lavorare o cercare attivamente lavoro e presentare la domanda nei tempi previsti. Questa misura mira a fornire un aiuto concreto alle famiglie italiane in difficoltà economica.

Procedure per richiedere l’assegno unico

Per ottenere l’assegno universale, è necessario seguire una procedura specifica.

La richiesta dell’assegno unico può essere presentata presso gli uffici competenti dell’INPS.

In alternativa l’interessato può compilare il modulo online sul sito INPS.

In ogni caso andrà allegata alla domanda, tutta la documentazione richiesta per dimostrare i requisiti necessari

Di seguito la sintesi dei passaggi da seguire:

1. Compilazione della domanda

La prima cosa da fare è compilare la domanda per l’assegno unico.

2. Documentazione necessaria

Una volta compilata la domanda, è importante raccogliere tutta la documentazione richiesta. Solitamente, sarà necessario presentare copie dei documenti di identità del richiedente e dei membri del nucleo familiare, nonché le dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni.

3. Presentazione della domanda

Dopo aver completato la domanda e raccolto tutti i documenti necessari, è possibile presentarla. Ciò può essere fatto online tramite il sito web dell’ente Inps o recandosi personalmente presso gli uffici competenti.

4. Valutazione della domanda

Dopo aver presentato la domanda, l’INPS valuterà la fondatezza della richiesta, verificando le informazioni fornite e la documentazione fornita al fine di determinare se si ha diritto all’assegno unico.

5. Comunicazione della decisione

Una volta completata la valutazione, l’ente preposto comunicherà la decisione riguardante l’assegno unico. In caso di approvazione, verranno fornite le istruzioni per il ritiro o l’accredito dell’assegno.

6. Monitoraggio e aggiornamento

Dopo aver ottenuto l’assegno unico, è importante monitorare periodicamente la propria situazione finanziaria e familiare. Eventuali cambiamenti potrebbero influire sull’importo dell’assegno o sulla sua validità.

Seguendo questi passaggi, sarà possibile richiedere correttamente l’assegno unico e beneficiare dei suoi vantaggi.

L’assegno unico per i separati e i divorziati

Nelle separazioni e nei divorzi, l’assegno universale riveste un ruolo diverso rispetto alla funzione dei cd. Assegni Familiari, che erano lo strumento di assistenza economica per la prole precedente al nuovo beneficio.

Innanzitutto occorre sottolineare che, come per i coniigati, anche i separati e i divorziati possono avere diritto all’assegno unico.

La condizione necessaria è quella che i genitori si occupino del sostentamento dei figli. Quindi anche nel caso del genitore non convivente, allorchè contribuisce economicamente al mantenimento dei figli, in tal caso egli potrà richiedere l’assegno unico per i figli totalmente o parzialmente a carico. In questo caso, sarà necessario presentare una documentazione che attesti il dovere di contribuzione previsto nella separazione o nel divorzio, ma anche il versamento effettivo del contributo versato dal genitore non convivente.
La finalità principale è quella di semplificare e rendere più equo il sistema di assegnazione degli alimenti per i figli, che spetta di diritto a ciascun genitore che “mantiene” il proprio figlio, a prescindere che sia collocatariio o meno.

– La differenza tra Assegni familiari e l’Assegno Unico o Assegno Universale (Anno 2024)

Il discrimine principale con il regine degli assegni familiari risiede nel fatto che questi ultimi spettavano al genitore collocatario, in quanto misura destinata direttamente alla prole. Questo si verificava indipendentemente da chi formulasse la relativa istanza.

Attualmente invece l’assegno è un contributo di supporto a favore di ciascun genitore per aiutarlo a sostenere la crescita e la vita del figlio .

Secondo la nuova normativa, l’assegno unico sarà calcolato in base alle esigenze dei figli e alle risorse economiche dei genitori. Inoltre, il calcolo verrà eseguito prendendo in considerazione anche altri fattori come la situazione lavorativa dei genitori e le spese necessarie per garantire una vita dignitosa ai figli.

Alla luce di quanto detto, la novità principale di questo provvedimento è che l’assegno unico non sarà più diviso tra i genitori, ma verrà erogato direttamente al genitore affidatario.

Ovviamente, come detto in precedenza, se a ciascun genitore è destinatario di un provvedimento di affido condiviso, la somma andrà corrisposta ad ognuno dei due.

– Le finalità nelle separazioni e nei divorzi

Questo permetterà di evitare eventuali conflitti tra i genitori e garantirà una maggiore stabilità economica per i figli.

Inoltre, con l’introduzione dell’assegno unico, si prevede una maggiore tutela dei diritti dei minori coinvolti nelle cause di separazione e divorzio. Sarà infatti possibile monitorare in modo più accurato l’utilizzo delle risorse destinate ai figli e intervenire tempestivamente in caso di abusi o mancati pagamenti.

È ovvio precisare che l’assegno unico non sostituisce gli obblighi di mantenimento dei genitori, ma rappresenta un supporto al mantenimento per favorire il benessere dei figli.

Come conoscere l’importo che spetta mensilmente come Assegno Unico Inps

Per poter conoscere a quale importo si ha diritto per l’assegno universale, l’Inps sul proprio sito istituzionale ha creato un simulatore che consente di inserire i dati specifici di ciascun nucleo familiare e poter così verificare la somma che verrà erogata a titolo di assegno unico.

Per poter Accedere al Simulatore Inps e conoscere la cifra dell’assegno unico 2024 CLICCA QUI.

Novità e obiettivi futuri

Uno degli obiettivi principali perseguiti dal Governo è stato quello di consentire alle famiglie di avere un’unica fonte di reddito, facilitando così la gestione delle finanze familiari.

Per i separati e divorziati, l’assegno unico verrà attribuito ad ogni genitore affidatario al fine di evitare inutili contenziosi.

Il governo italiano è determinato a migliorare ed aumentare l’assegno unico e crede che possa essere una soluzione efficace per fornire un sostegno economico sempre più determinante per le famiglie italiane.

AGGIORNAMENTI: ASSEGNO UNICO SETTEMBRE 2024

L’assegno unico di Settembre 2024 sarà pagato all’incirca a metà mese.

– L’Inps ha indicato come il pagamento dell’assegno unico di settembre avverrà regolarmente passate le feste.

Questo vale per coloro che già percepivano il beneficio assistenziale da oltre un mese.

Inoltre i pagamenti avverranno puntualmente per quelle famiglie che non hanno il documento Isee con difformità od omissioni.

– Chi invece possedeva e possiede un Isee difforme o presentate problematiche, il pagamento dell’assegno unico è avvenuto e avviene in ritardo a causa della necessità che i dati informativi vengano abbinati.

Si ricorda che chi non ha rettificato tempestivamente l’isee subisce una riduzione dell’assegno unico.

Più precisamente per il 2024, rispetto a quanto avveniva per il 2023, i rischi sono maggiori, in quanto le decurtazioni aumenteranno per compensare il debito fiscale, ovvero in certi casi si rischierà addirittura la revoca punitiva.

Ulteriori novità 2024

Ulteriori novità, già preannunciate in precedenza, riguardano i nuclei familiari che non avranno più diritto alla fruizione del reddito di cittadinanza dal 31 dicembre 2023. Questi hanno il diritto di ricevere l’Assegno unico fino a febbraio 2024, tenendo conto dell’Isee con scadenza al 31 dicembre 2023.

Da marzo 2024, ogni interesseato dovrà presentare una nuova domanda per ricevere l’Assegno unico.

Precisiamo che la domanda di Assegno unico e l’Isee aggiornato potranno essere presentati entro il 30 giugno 2024, senza il rischio di perdere gli arretrati.

Per settembre 2024 ribadiamo che i pagamenti dell’assegno unico saranno regolari.

Per quanto riguarda, invece l’assegno di inclusione (o reddito d’inclusione), segnaliamo che l’eventuale presentazione della relativa domanda, da parte di un potenziale beneficiario, non sostituisce nè impedisce di ortenere l’Assegno unico.

Infine, ricordiamo le soglie Isee per l’assegno unico 2024.

Il limite minimo dell’Isee per ottenere l’importo massimo di assegno unico passerà da 16.215 a 17.090,61. Fino a take soglia il nucleo familiare avente diritto percepirà un cifra maggiorata che passerà da da 189,2 a 199,4 euro.

Le famiglie invece con un Isee superiore ad 45,574,96 euro avrà diritto ad un importo più basso e cioè euro 57,20 con la precisazione che, per i figli dai 18 ai 20 anni, la somma sarà di euro 28,50.

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INFORMAZIONI E ASSISTENZA

Il presente articolo ha l’obiettivo di spiegare quali sono i requisiti per avere l’assegno unico, ma anche di indicare le novità recenti del 2024. Inoltre precisiamo, mese per mese, quando avverrà il pagamento, ciò anche ovviamente per settembre 2024.

Nell’ambito del riconoscimento dell’assegno unico, possono tuttavia nascere problemi, come ad esempio nell’ottenere il beneficio o nel calcolo della cifra corretta, ovvero ancora nelle separazioni e divorzi correttamente computare la cifra dell’assegno unico per calcolare la cifra corretta del contributo al mantenimento a favore dei figli.

In tutti questi casi lo studio C&P Legal è al Vostro fianco e garantisce assistenza per tutte le necessità che dovessero profilarsi.

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